Per chi usa una carrozzina, spostarsi con l'auto non è sempre facile.
Ecco le testimonianze di tre redattori di WheelDM
Potersi spostare in autonomia, in maniera facile e sicura è un problema che tutte le persone disabili non autosufficienti devono affrontare.
Spostarsi per visite mediche, per lavoro, per qualsiasi forma di svago e vacanze non è solo un'esigenza, è un diritto inalienabile, sancito dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Eppure, per chi utilizza una carrozzina, spostarsi con i mezzi pubblici (autobus, treno, taxi, ecc.) è spesso impossibile o molto complicato.
Per questo sono importanti le norme che hanno lo scopo di facilitare la circolazione dei mezzi privati nel contesto urbano con l’utilizzo di parcheggi riservati al servizio di persone disabili e quelle, presenti nella nostra regione, che assegnano dei contributi per aiutare le famiglie a sostenere le spese necessarie all'acquisto dei veicoli, alle modifiche da fare per rendere accessibili, sicuri e comodi.
In questo articolo tre redattori ci raccontano come si sono organizzati per la loro mobilità e che mezzi utilizzano.
Ecco le loro testimonianze.
LUCA
“Dal Talento al Doblò”
Nei primo tempi, quando ero piccolo e riuscivo a stare seduto un po’ dappertutto, mi spostavo con l’auto di famiglia, mio papà mi spostava dalla carrozzina al sedile. Successivamente non riuscendo a stare più seduto comodo sul sedile, abbiamo dovuto acquistare un furgone di seconda mano un Talento attrezzato con delle guide che mi permettevano di salirci sia con la carrozzina elettrica sia con la manuale spinto da qualcuno.
Negli anni abbiamo acquistato un Doblò attrezzato con un sollevatore elettrico, grazie a un contributo regionale che ha coperto parte dell’acquisto del mezzo e dell’adattamento. Tutto questo per i miei spostamenti personali o di famiglia. Per andare a scuola, invece, fino alle medie ho utilizzato il pulmino del Comune attrezzato con sollevatore elettrico, mentre per andare alle superiori ho dovuto chiedere aiuto alla Croce Verde di Cervignano, alla quale mi sono tesserato, visto che il Comune non era più disposto ad aiutarmi.
HERRMAN
“ Costretto a prendere un Fiorino”
L’auto che utilizza Herrman Fanin
Fino a quando ce la facevo a camminare e a stare in piedi, i miei genitori mi hanno trasportato con una semplice Fiesta.
Successivamente siamo stati costretti a prendere un Fiorino Panorama attrezzato con pedana, grazie all'aiuto di una sottoscrizione bancaria.
Prima ancora, con l'inizio delle superiori ho iniziato ad essere accompagnato a scuola dai furgoni del C.I.S.I. (Consorzio Isontino Servizi Integrati) e per un periodo ho frequentato le attività dell'A.I.A.S. (Associazione Italiana Assistenza Spastici) di Monfalcone con il volontario Claudio che faceva l'autista.
Inoltre per andare al tirocinio lavorativo ho continuato con il servizio di trasporto del C.I.S.I., poi con i mezzi della Croce Rossa di Monfalcone e infine della cooperativa Thiel di Fiumicello, che utilizzo tuttora per essere portato a Grado per fare qualche passeggiata e per l'accompagnamento alle visite mediche.
Negli anni passati ho usufruito del mio furgone per alcune gite in montagna, per fare le fisioterapie e durante il tempo libero per andare al cinema, allo stadio o ai concerti.
DIEGO
“… gli spostamenti sono semplificati”
Il mezzo utilizzato dalla famiglia Badolo
Finché ho potuto mi sono spostato normalmente in auto. Venivo preso da un familiare e trasferito dalla carrozzina all’auto.
Spesso ho utilizzato il pulmino della sezione UILDM di Udine. Poi una volta cominciato con la ventilazione e applicata la tracheo per i rari spostamenti ho chiesto in prestito – per un certo periodo – il furgone adattato per il trasporto di una carrozzina di un amico.
Nel 2010 con la mia famiglia abbiamo cominciato a pensare all’acquisto di un mezzo da adattare. Dopo aver valutato diverse offerte e modelli, abbiamo indirizzato la nostra attenzione sul modello Ford Transit della Ford.
I costi per l’acquisto sono stati in parte coperti dal contributo della regione (Legge Regionale 1/2005) mentre le modifiche - sempre in base alla stessa legge - sono state totalmente rimborsate dalla Regione.
La parte burocratica della pratica l’ha seguita mio cognato ed inoltre, da sottolineare, che i rimborsi regionali sono stati veloci e puntuali e per qualsiasi dubbio o informazioni la responsabile regionale del procedimento si è sempre dimostrata disponibile e gentile.
Ora, con un mezzo tutto nostro, gli spostamenti sono semplificati e le uscite sono più frequenti.
É notevolmente aumentata e migliorata la nostra autonomia.
Il furgone oltre al posto carrozzina ha altri 6 posti a sedere, quindi sufficiente per trasportare tutta la famiglia e tutti i macchinari di cui ho bisogno (macchina della tosse, porta-sondini, carica batterie, prolunga, ecc..).