Dopo le prime giornate di A1, l'obiettivo di migliorare gli splendidi risultati del 2019 si conferma alla portata dei Madracs Udine
Il 2019 per i Madracs Udine è stato un anno da ricordare, grazie all’approdo per la prima volta ai play off di serie A1 e al quinto posto assoluto raggiunto. Traguardi importanti che, tuttavia, i neroverdi puntano a superare, inseguendo nuovi obiettivi che l’avvio della nuova stagione sportiva ha mostrato essere alla loro portata.
Lo conferma un avvio di campionato all’altezza delle ambizioni delle bisce friulane, rafforzatesi nel corso dell’estate con l’arrivo del coach della nazionale campione del mondo, Saul Vadalà, e della mazza bolognese Andrea Felicani.
Il bilancio delle prime quattro giornate parla di tre vittorie (contro Rangers Bologna 10-8, Skorpions Varese 6-2 e Vitersport Viterbo 9-4), di cui due in trasferta, e una sola sconfitta (6-4), contro la corazzata dei campioni d’Italia Black Lions Venezia.
Anche la partita con i lagunari, giocata a viso aperto, con continui ribaltamenti di fronte e di risultato, ha confermato la crescita delle bisce friulane che hanno messo in difficoltà i leoni veneti, che alla fine l’hanno spuntata per 6 a 4 solo grazie alla maggiore esperienza e alla capacità di mantenere una straordinaria costanza durante i 40 minuti di gioco.
“Dalle sconfitte - è stato il commento a caldo di Vadalà - bisogna sempre trarre delle lezioni ed è su questo che dobbiamo lavorare, tenendo conto di quello che è stato fatto di buono e per mantenerlo.
Va migliorato l’approccio alla partita, non possiamo permetterci di regalare neanche un secondo all’avversario all’inizio e non dobbiamo avere cali di tensione”.
Compostezza difensiva, ritmo, versatilità e precisione davanti sono le armi dei Madracs, che possono contare anche sulla compattezza del gruppo, capace di soffrire, superare i momenti difficili e reagire.
Come ha dimostrato anche l’ultima partita contro il Viterbo, i successi arrivano quando dietro le grandi individualità c’è una squadra capace di vincere come tale, con i giocatori che entrano dalla panchina capaci di non far rimpiangere i titolari e con un meccanismo di gioco che non si snatura, quali che siano gli interpreti sul campo.
Archiviato il legittimo entusiasmo per un successo che ha consentito di staccare in classifica una delle dirette concorrenti in chiave play off, i friulani si sono subito rimessi al lavoro consapevoli che il campionato è ancora lungo e tutto ancora da giocare.