SCHEDA DEL LIBRO
- TITOLO: Il Fiume a Bordo
- CASA EDITRICE: Bottega errante edizioni
- ANNO: 2020
- AUTORE:Angelo Floramo, Mauro Daltin, Alessandro Venier
- QUANDO: Maggio 2020 primo libro acquistato con mascherina
Tre “svalvolati” amici e Molly classe 1980 si mettono in viaggio dalle sorgenti del Tliliment al mare, “sconfinando” nell’ex Yugoslavia per costeggiare la Soča che cambia sesso e diventa l’Isonzo verde smeraldo. Una carovana zingaresca attraversa città e paesi dai nomi familiari, fa sosta in accoglienti osterie e goštilne fuori mano; incontra Ulisse e l’ultimo pastore di api, raccoglie storie di veggenti, principi e cavalieri templari, assassini e puttane. E il fiume è sempre là che scorre, (il Mekong friulano, ma anche Neretva) dietro una curva o sotto un ponte, scompare e riappare e ricorda altre storie, in terre lontane, altri viaggi finiti come è giusto che sia (o l’inizio di altro…). La vecchia Molly è finalmente parcheggiata, i tre amici proseguono il viaggio a piedi verso l’ultima notte con l’ultima bottiglia di rakjia che a sorpresa spunta dalla tasca di Angelo.
NOTE: un viaggio sentimentale e ironico dalla Carnia alla bassa friulana, passando dalla Slovenia; si legge d’un fiato e ti lascia un buon sapore in bocca.
SCHEDA DEL LIBRO
- TITOLO: Un Indovino mi disse
- CASA EDITRICE: TEA
- ANNO: prima ed. 1995
- AUTORE:Tiziano Terzani
- QUANDO: Luglio 2015 ho iniziato a leggerlo sul prato del Castello di Udine.
Nel 1976 a Hong Kong un vecchio indovino cinese predice a Terzani: “Attento! Nel 1993 corri un gran rischio di morire.
In quell’anno non volare. Non volare mai”. Giunto alla fine del 1992, Terzani si ricorda della profezia e decide di proseguire il viaggio con “i piedi per terra” (niente aerei o elicotteri).
Dal Laos (dove si trova per lavoro) attraverserà l’Asia modernizzata dal progresso e dal contatto con la cultura occidentale, incontrando maghi, indovini e santoni di ogni genere.
È un viaggio in cerca dell’occulto, in ciò che resta dell’”Oriente misterioso”, con lo sguardo disincantato e a volte colmo di rimpianto che da gran narratore Terzani ci regala fino al “nuovo inizio” delle ultime pagine.
NOTE: un libro che è una matrioska, apre e chiude pagine di storia di cui Terzani è stato appassionato testimone, un diario a volte ironico, un romanzo d’avventura che ho letto col piacere di lasciare e riprendere dopo un po’, sottolineando frasi, come certi libri ti invitano a fare.