Cristina Noacco ci accompagna in questo viaggio alla scoperta della forza e del significato del silenzio. É una appassionata riflessione sul valore di uno stato d’animo che non è semplicemente assenza di rumore o suoni più o meno piacevoli all’interno delle nostre case (la tv o la radio accese o l’inquinamento acustico esterno), ma una predisposizione dello spirito ad ascoltare “l’altro”, un’esperienza profonda che ci permette di entrare nel proprio mondo interiore. Il silenzio o i silenzi sono quelli della viaggiatrice, spesso in solitaria, a contatto con la Natura, ma anche con i vuoti che ci affrettiamo a riempire nelle conversazioni o nelle relazioni più intime, dando spazio a quel linguaggio non verbale che ben compensa i sentimenti. Il silenzio è dunque assenza ma non mancanza, solitudine ma non distacco dalla vita, è la luce sulla tela bianca del pittore, le pause nella musica, la sacralità, nel rispetto dei morti, una disposizione del cuore ad accogliere il mistero della Natura. “Questa è la forza del silenzio: un dono che ci supera e ci unisce all’essenza di ogni essere”

NOTE: il piacere del silenzio e della lettura.

I discorsi riuniti in questo volume vertono sul tema della meditazione, tema centrale per l'insegnamento di Vimala Thakar. Per questa filosofa la meditazione non è una tecnica, come può essere la concentrazione, è la dimensione del silenzio (negazione totale del movimento), il contatto rigenerante con la vita nel suo aspetto incondizionato, con l'energia della totalità, per vivere nella libertà e nell’innocenza, una rivoluzione radicale verso la consapevolezza del Sé e l’autorealizzazione. Utilizzare il silenzio come stato meditativo. Ma cosa è veramente il silenzio? Il silenzio è una dimensione intima, dove il conoscere e sperimentare diventa irrilevante, perché la vita e qualcosa di inconoscibile, indefinibile, incommensurabile. Vimala Thakar ci insegna come partire da un gradino alla volta per abbracciare questo concetto di vasta portata. Affrontare i movimenti/mormorii della mente (in continuo movimento), osservare i pensieri, essere consapevoli, imparare che il non giudizio è la base di tutto. Il silenzio può, dunque, diventare linguaggio profondo, mistico che ci permette di stare in libertà con il nostro spazio interiore.

NOTE: pagine non sempre facili ma che nel tempo si fanno capire.