“Avremo conigli di tanti colori?” Chiese Lennie. “Certo che ne avremo”. Rispose George, insonnolito. “Conigli rossi, blu e verdi, a milioni e di quelli a pelo lungo come ho visto alla fiera di Sacramento”. 

In un mondo in cui tutti hanno paura dell’altro George e Lennie stanno uniti, mente e corpo, il piccolo a fare da protettore, da guida al bestione innocente con la mente di un bambino e dalla forza smisurata, che si mette sempre involontariamente nei guai e che ama accarezzare le cose belle e morbide: topi, conigli cuccioli di cani. Due diseredati complementari l’uno dell’altro, sfortunati uno più dell’altro, hanno davanti a sé un sogno impossibile da realizzare: un pezzo di terra, qualche coniglio da allevare e una vita dignitosa da vivere. Una storia di amicizia assoluta in un ambiente rurale essenziale, crudo e violento dove, tra tutti quei braccianti e la polvere del ranch, gironzola, con i sandaletti piumati e il rossetto, la moglie del figlio del padrone, meschino e geloso. L’unica donna, giovane e bella, “colpevole” di avere i capelli fini e morbidi…  

“...George alzò la pistola, la tenne ferma e la puntò sotto la nuca e Lennie ebbe uno scossone e poi si adagiò sulla sabbia senza un tremito…” 

NOTE: John Steinbeck ha vinto il premio Pulitzer nel 1940 e il Nobel per la letteratura nel 1962. Scritto nel 1937 “Of mice and men” (“Uomini e topi”) è un capolavoro della letteratura americana. Nello stile asciutto che lo contraddistingue l’autore ci porta tra i braccianti condannati a vivere nella feroce e assolata California del sud degli anni ’30. Poco gradito dalla cultura ufficiale del tempo, in Italia è anche famoso per essere stato tradotto da Cesare Pavese per Bompiani nel 1938. Adattamenti teatrali e soprattutto il cinema hanno preso spunti dalle opere di Steinbeck: “Uomini e topi” (“Of mice and men”), 1992, interpreti principali John Malkovich e Gary Sinise, che curò anche la regia; “La Valle dell'Eden” (The east of Eden”), 1955, primo film da protagonista e Oscar postumo di un giovane James Dean, regia di Elia Kazan; “Furore” (“The grapes of wrath”), 1940, regia di John Ford, tra gli interpreti Henry Fonda.