L’accessibilità, il trasporto, gli insegnanti, i compagni: l’esperienza sui banchi di cinque alunni con disabilità di oggi e di ieri

Barriere architettoniche e accessibilità, il miraggio dello scuolabus e il problema del trasporto, il rapporto con insegnanti e compagni: sono questi i problemi con cui si misura quotidianamente il diritto allo studio delle persone con disabilità. Abbiamo chiesto a cinque nostri amici di raccontare la loro esperienza scolastica, in corso o passata, evidenziando gli ostacoli incontrati, ma anche quanto di buono si è fatto e si fa per dare a tutti la possibilità di studiare e formarsi insieme ai propri coetanei.

HERRMAN FANIN
“Iniziai a Ronchi dei Legionari ”

Il mio percorso scolastico è iniziato a Ronchi dei Legionari nel 1985 con le elementari e le medie.

Le superiori le ho frequentate a Monfalcone.

Fino alla terza elementare la scuola era tutta in un unico piano, mentre la quarta e la quinta erano in altro edificio con le scale che all'epoca riuscivo ancora a fare. Alle medie le aule erano ai piani alti e dopo una lunga lotta mia e della mia famiglia, abbiamo convinto la scuola a installare un servoscala che tuttora esiste.

Alla superiori eravamo sempre a piano terra. Gli ultimi tre anni ci siamo spostati in un edificio con l'ascensore. Alle elementari e medie mi hanno accompagnato i miei genitori con l'automobile.

Poi il pulmino del C.I.S.I. (Consorzio Isontino Servizi Integrati).

Io avevo l'insegnante di sostegno e l'assistente. Alle gite scolastiche fino elementari ho potuto andarci, poi ho dovuto rinunciare per la scarsa organizzazione..