Viaggio tra i più importanti gruppi e solisti italiani e stranieri
Bob Dylan e Joan Baez nel 1961 - foto di Rowland Scherman
Bob Dylan “Bisogna essere onesti per vivere fuori dalla legge”
Bob Dylan, cantautore statunitense, ma anche scrittore, poeta, pittore, scultore e conduttore radiofonico è una delle figure più importanti a livello mondiale non solo della scena musicale, ma di quella culturale più in generale. Nel 2016 gli è stato con- ferito il premio Nobel per la letteratura e la rivista Rolling Stone lo ha inserito al secondo posto nella lista dei 100 miglior artisti di sempre e al primo in quella dei 100 migliori cantautori.
Nato a Duluth, nel Minnesota, il 24 maggio 1941, Dylan all'inizio degli anni Sessanta arrivò a New York per suonare e far visita al suo idolo musicale, il cantante folk, Woody Guthrie, che ispirò i suoi primi lavori. Si fece conoscere esibendosi in vari club del Greenwich Village, e, dopo un primo al- bum, che non ebbe molto successo, nel 1965 pubblicò per la Columbia Records “The Freewheelin' Bob Dylan”, considerato uno dei suoi capolavori e che contiene brani come “Blowin' in the Wind”, una delle sue canzoni più famose diventata il manifesto dei movimenti per i diritti civili degli anni Sessanta negli Stati Uniti. Da allora la sua carriera non si è più interrotta e ha attraversato varie fasi sempre all'insegna del rinnovamento e della sperimentazione.
Dylan, tra l'altro, è stato l'autore nel 1965 del primo singolo di successo con una durata non commer- ciale (“Like a rolling stone”, oltre sei minuti) e ha pubblicato il primo album doppio della storia del rock (“Blonde on Blonde”, 1966).
La sua è sempre stata una personalità fuori dagli schemi che ha cambiato la figura del cantautore contemporaneo e il modo di fare musica, dando mag- gior importanza all'espressione dell'interiorità e atraversando una gran varietà di generi: dal country al blues, dal gospel al rockabilly, dal jazz allo swing, citando anche musica popolare inglese, scozzese e irlandese.
Bob Dylan and The Band, 1974, foto di Jim Summaria
Curiosità
Il suo nome alla nascita era Robert Allen Zimmerman, lo cambiò ufficialmente nel 1962 prenden- do quello di Robert Dylan, in onore del poeta gallese Dylan Thomas (inizialmente voleva chiamarsi Robert Allen, perché secondo lui suonava come un “re scozzese”). Ma nel tempo Bob Dylan ha usato molti altri pseudonimi: Elston Gunn, Tedham Por- terhous, Blind Boy Grunt, Robert Milkwood Thomas, Boo Wilbury, lo scrittore Sergei Petrov e il produttore Jack Frost.
Arrivato a New York durante un freddo inverno come clandestino, leggenda vuole che Bob Dylan abbia vissuto i primi mesi in città come un senzatet- to, sfidando le rigide temperature che toccavano punte di -20 gradi. Per uno scherzo del destino tanti anni dopo, nel 2009, è stato fermato dalla polizia, che lo ha scambiato per un clochard mentre girava sotto la pioggia di New York senza documenti.
La mia classifica personale delle migliori canzoni di Bob Dylan
- Like a rolling stone
- Hurricane
- Knoking on Haeven’s door
- Blowin in the wind
- The times they are a changin