Da patito dello sport a 360 gradi, talvolta, mi sento un po' in imbarazzo per il mio status di tifoso di una squadra calcistica. Questo perché mi rendo perfettamente conto di quanto il calcio sia invadente e nocivo per gli altri sport, almeno in Italia.
Ma il detto recita: "al cuor non si comanda", e quando l'Udinese gioca in casa mi sento elettrizzato come un bambino e non c'è verso di distogliermi da quella malsana voglia di stadio.
A Udine la "casa" dell'Udinese e dei tifosi friulani è lo Stadio Friuli, impianto eretto tra il '71 e il '76. Le prime partite vennero giocate di Ivan Minigutti con la regione ancora in ginocchio davanti alla furia del terremoto che la sconquassava in quegli interminabili mesi. Al tempo il famoso e maestoso arco in cemento, che ne contraddistingue la figura, venne così descritto: "L'arco dello stadio Friuli si eleva dalla terra ma non tocca il cielo, piega su se stesso, a difesa di chi ci sta sotto. Non un ponte verso le nuvole, ma un guscio a proteggere gli uomini".
Protetta da questo guscio, la nostra regione seppe ricostruirsi e, all'ombra di questo arco, anche la nostra squadra è cresciuta ed è divenuta oggi una importante e stabile realtà della Serie A. Sotto quell'arcata hanno giocato campioni delle zebrette come Zico e Di Natale, sono state disputate le partite di un girone dei mondiali di Italia '90, hanno suonato alcuni mostri sacri come i Pink Floyd e Bruce Springsteen. Abbiamo avuto persino una bellissima partita di rugby tra gli Azzurri e gli All Blacks.
Questo è un luogo che ha visto tante cose magiche ed è un luogo che ora si sta rinnovando per entrare nel futuro e continuare ad essere la casa di tutti i friulani.
Dico "di tutti" perché anche chi deve muoversi su una carrozzina può accedere molto agevolmente allo stadio dove troverà una tribunetta accessibile su quattro piani, sufficiente per circa 80 carrozzine e altrettanti accompagnatori.
Il parcheggio esterno è a ridosso del varco d'accesso, quindi non sarà nemmeno necessario attraversare la strada.
In caso di pioggia l'ombrello vi servirà per il tragitto dalla vostra auto alla tribunetta, dove sarete invece riparati sia dal mitico arco, sia da un secondo tetto, costruito appositamente e più basso così da proteggere anche dalle piogge più intense.
Volendo riscaldarsi, mangiare qualcosa o, più semplicemente, andare alla toilette, è possibile accedere senza problemi al vicinissimo "sottotribuna", da poco riqualificato e reso molto confortevole.
La visuale è molto buona se riferita alla metà destra del campo e diventa ovviamente meno buona quando l'azione si sposta dal lato opposto, senza comunque compromettere la piacevolezza di partecipare ad un evento dal vivo.
L'ingresso alle partite dell'Udinese è completamente gratuito sia per la persona disabile, sia per l'accompagnatore e basterà seguire le istruzioni presenti sul sito www.udinese.it per ottenere i biglietti.
Ci sono piccoli dettagli da segnalare nella sezione "contro". L'inizio della rampa che porta alla tribunetta, ad esempio, ha da anni la pavimentazione sconnessa e crea un piccolo tappo, solite inezie quasi invisibili che possono diventare un fastidio grosso per una carrozzina. Altra cosa "negativa" è che questo settore molto comodo e sicuro è l'unico settore in cui un "carrozzato" può accomodarsi per godersi le partite. Ma, come dicevo, lo stadio si sta profondamente rinnovando e sono in cantiere spazi per carrozzine lungo tutte le nuove tribune: un passo avanti enorme per l'integrazione, perché i disabili non si sentano relegati in un posto specifico ma possano scegliersi il loro posto preferito.