Viaggio tra i più importanti gruppi e solisti italiani e stranieri
James Marshall Hendrix, nato a Seattle, è stato un musicista, cantante e cantautore americano.
Viene considerato all'unanimità il più grande chitarrista elettrico di tutti i tempi, sebbene la sua carriera sia durata solo quattro anni.
All'età di 12 anni riceve in regalo la sua prima chitarra elettrica, che lui chiamerà affettuosamente “Al”, un piccolo strumento con cui iniziò le sue prime esperienze da autodidatta.
È stato uno dei principali innovatori nell'uso della chitarra elettrica nella musica rock: precursore per le future evoluzioni della musica rock attraverso un'inedita fusione di blues, rhythm and blues, soul, hard rock e psichedelia.
Nel 1965 a Greenwich Village forma il suo primo complesso stabile, ottenendo un contratto per esibirsi regolarmente. Successivamente a Londra forma la sua nuova band “The Jimi Hendrix experience”. Nonostante l'importante successo in Inghilterra, la band torna in America, infiammando letteralmente la folla del “Monterey International Pop Festival”, diventando così la band più popolare al mondo. Dalla chitarra elettrica Jimi seppe trarre un'innumerevole quantità di diversi effetti timbrici, arrivando a suonarla anche con i denti, con il gomito e con l'asta del microfono, in modo coerente al carattere istintivo ed esibizionistico dei suoi concerti. Nel 1969 chiude il festival di Woodstock con una memorabile interpretazione dissacrante dell'inno americano, durante la quale dalle corde del suo strumento uscirono i suoni dei bombardamenti e della guerra in Vietnam. Un anno dopo, a soli 41 anni, viene trovato morto nel suo appartamento di Londra.
Nella classifica stilata nel 2011 dalla rivista Rolling Stone dei 100 migliori chitarristi di tutti i tempi Handrix è al primo posto, davanti a Eric Clapton e Jimmy Page.
Curiosità
Nel 1967 al “Monterey Pop Festival”, Jimi Handrix e Pete Townshend, leader degli Who, si scontrarono per decidere chi doveva salire per primo sul palco. Pare che lo stabilirono tirando una moneta e vinsero gli Who. Handrix però non si scoraggiò e trovò il modo di far dimenticare l'acclamata band inglese sfoderando un'esibizione rimasta leggendaria, con la sua chitarra Fender Stratocaster suonata con i denti e dietro la schiena e alla fine incendiata e distrutta sul palco.
E proprio a un Stratocaster “destrutturata” si è ispirato l'architetto Frank Gehry per realizzare il Museo della cultura pop di Seattle, nato nel 2000 come un tributo a Hendrix da parte della sua città natale.
La mia classifica personale delle migliori canzoni di Jimi Hendrix:
- Hey Joe
- All along the watchtower
- Voodoo Chile
- Foxy lady
- Little wing
- Freedom
- The star-spangled banner