La "Notte bianca" a Udine comincia con un concerto all'alba
Personalmente di solito non frequento eventi che richiamano parecchia gente, perchè non mi mettono a mio agio nel muovermi in modo libero con la carrozzina e rischiamo di diventare più uno slalom per non buttare giù qualcuno, che un'occasione in cui osservare, ascoltare, ammirare ciò che mi circonda.
Questo però non mi ha tolto la curiosità di approfondire nel dettaglio la programmazione dei diversi eventi promossi a Udine durante la “Notte Bianca.
L'anno scorso ero stata parecchio attratta dall'interessante momento musicale previsto alle 7.30 del mattino in piazza Matteotti, dove Remo Anzovino aveva proposto un concerto al piano. Ahimé non ero troppo convinta di affrontare un'ardua levataccia e ho optato per fare un giro serale per le vie del centro di Udine.
Quest'anno però, pur non conoscendo assolutamente lo GnuQuartet, il gruppo musicale che sabato 2 luglio avrebbe tenuto il concerto in quella che è meglio conosciuta come piazza S. Giacomo, ho deciso che mi sarei organizzata per essere presente a questo appuntamento.
Per prima cosa ho dovuto considerare che l'assistente personale di turno non aveva la patente e dunque avremmo dovuto fare il tragitto da casa mia alla piazza a piedi, il che avrebbe comportato un ricalcolo dei tempi.
Levataccia alle ore 5.00, uscita da casa per le 6.45. Pronti, via... Portiamo anche la mia bassottina, tutta scodinzolante: “Vengo anch'io, vengo anch'io?”.
Iniziamo a percorrere le strade cittadine e ed è una piacevolissima camminata in una Udine ancora assonnata, ma con il sole che ci accarezza tiepidamente.
Arrivate in orario a destinazione, troviamo la piazza gremita di gente seduta in attesa delle prime note musicali. La bassottina, esausta per la camminata appena conclusa, dopo aver bevuto un po' di acqua fresca, pensa di sedersi in poltrona, balzando sulle mie gambe, e in tutta comodità si gusta tutti i pezzi musicali suonati dal GnuQuartet.
Il quartetto, attraverso flauto, violino, violoncello e viola, ha proposto rivisitazioni che hanno spaziato dal repertorio classico, al jazz, toccando pezzi rock. Decisamente interessanti anche i loro brani originali.
Note positive: aver incontrato amici che non vedevo da tempo; un bassottino interessato alla mia bassotta; lo stormo di rondini che nel cielo terso sembravano danzare sulle tracce musicali suonate dal vivo; la suggestiva location scelta per il “Risveglio di Udine”.
Nota dolens: non essere potuta salire sul plateatico della piazza dove si svolgeva il concerto, perchè a tutt'oggi non è ancora stata resa accessibile a tutti.
Cos'altro dire… non resta altro che aspettare la prossima “White night”.
L’idea
La “Notte bianca” è un' iniziativa promossa una volta all'anno in diverse città europee ed italiane, è giunta quest’anno a Udine alla decima edizione. Curiosando sulle origini di questo evento, ho scoperto che la prima iniziativa simile è stata promossa nel 1997 in una grande città europea, Berlino ed è stata denominata “Notte lunga dei Musei”, mentre la prima versione italiana, la “Notte della Taranta” che si tiene nel Salento, è del 1998. Obiettivo di queste iniziative è promuovere in termini culturali e d'intrattenimento il territorio mettendo in sinergia le istituzioni locali e diversi partner privati. La prima vera “Notte bianca” è stata organizzata nel 2002 a Parigi, dove da sempre l'attenzione si concentra sull'arte contemporanea, con mostre in luoghi insoliti e installazioni all'aperto.